Le disposizioni per la tutela dell'ozono stratosferico non consentono più l'impiego degli HCFC come estinguente negli impianti antincendio. Pertanto è di estrema attualità l'esigenza di realizzare impianti di spegnimento con sostanze diverse che possono essere sia di tipo gassoso che di altra natura.
Non è facile preservare i luoghi d'arte ed il loro contenuto, ma si tratta di un'operazione assolutamente indispensabile. Lo scopo del convegno è quello di trovare un punto di incontro tra “storia e tecnologia”, sviscerando da un lato, le specifiche problematiche presenti nelle diverse tipologie di beni culturali, come ad esempio musei, teatri, aree archeologiche, cantieri mobili, archivi fotografici, dall'altro quello di mostrare quali possono essere le diverse soluzioni tecniche per garantire nella maniera più assoluta l'esigenza di conservazione dei beni garantendo allo stesso tempo la perfetta compatibilità dei materiali.
L’obiettivo della giornata non è quello di stabilire in assoluto qual è la migliore alternativa agli HCFC, bensì di determinare qual è l’agente più adatto da utilizzare all’interno di una realtà complessa e variegata come quella dei beni culturali, caratterizzata da una determinata tipologia di rischio d’incendio, da particolari locali da proteggere e da specifiche condizioni ambientali.
Questo l’intento del convegno che si rivolge ad amministratori e Soprintendenti ai Beni Culturali, ai loro consulenti tecnici, ai responsabili di Musei, Biblioteche, Soprintendenze, Fondazioni ma anche a progettisti e consulenti del settore.
Interverranno come relatori personalità appartenenti ad enti ed istituzioni di rilievo del ministero dei Beni culturali, Esponenti della Commissione Speciale Permanente per la Sicurezza del Patrimonio Culturale Nazionale, Funzionari e Dirigenti del Ministero dell’Interno, Vigili del fuoco, esponenti del mondo universitario.