COSÌ CAMBIA LA PREVENZIONE INCENDI

Scelta e controllo sui prodotti, corretta interpretazione
delle norme tecniche, nuova filosofia di prevenzione

L’immissione sul mercato europeo di prodotti da costruzione marcati CE sta provocando una significativa evoluzione del preesistente quadro di riferimento nazionale: cambiano quindi gli scenari italiani a cui erano abituati tutti gli operatori del settore e se si trasformano gradualmente in contesti europei più vasti strettamente legati alla presenza del marchio CE.
Le ripercussioni nell’ambito della prevenzione incendi si verificano poiché l’efficacia di tutte le misure di protezione attiva e passiva si basa proprio sulle caratteristiche tecniche dei prodotti installati nelle opere da costruzione.
Il produttore resta responsabile della conformità del suo prodotto a quanto dichiarato per l’autorizzazione alla marcatura CE, ma cosa accade nel caso di contraffazione della marcatura CE e nel caso di mancata osservanza delle regole da parte del produttore? Quali le responsabilità per gli installatori? E per gli altri operatori a vario titolo interessati nell’uso e nella manutenzione dei prodotti?
Nel
passaggio dal NOP al CPI che si concluderà definitivamente a gennaio 2009, quali sono gli adempimenti per il professionista che deve misurarsi con le scelte di progettazione, di installazione, di controllo e certificazione per adeguarsi al nuovo quadro normativo in gran parte allineato con le direttive europee intervenute nel frattempo?
Come cambiano le disposizioni nazionali per la
valutazione della resistenza al fuoco delle strutture: con l’arrivo degli Eurocodici infatti ogni opera dovrà essere verificata sotto il profilo della resistenza al fuoco. In particolare i decreti Ministero dell’Interno sulla resistenza introducono nuovi criteri di calcolo rispetto al decreto 14/9/05 del Ministero Infrastrutture.
Tale criterio modifica sostanzialmente la metodologia di verifica dei requisiti di componenti e materiali consentendo il passaggio dal precedente metodo prescrittivo a quello prestazionale. L’importanza per i professionisti di queste nuove metodologie.
La
nuova filosofia del Fire Safety Engineering e il processo prestazionale consentono al professionista di adottare le misure compensative di sicurezza, attraverso strategie e tecniche la cui validità può essere dimostrata e accettata, laddove vincoli urbanistici, architettonici, strutturali o produttivi rendano impossibile il rispetto delle norme tecniche prescrittive, o nei casi in cui si debba far riferimento solo a principi generali di prevenzione e protezione.